In completa antitesi rispetto alle aspettative storiche e commerciali intorno ad un marchio tanto blasonato come The Sims, Electronic Arts ha apertamente dichiarato che il futuro approdo di The Sims 5 non rappresenterà una buona ragione per distogliere lo sguardo dall’attuale capitolo, che al contrario resterà beneficiario di un supporto attivo a tempo indeterminato. Un proclamo di cui si rilevano già le prime plastiche dimostrazioni, dato che per la prima volta nel suo ciclo di vita The Sims 4 è stato deliziato (si fa per dire) di ben tre espansioni in un solo anno. Il record vale tre volte la frequenza di rilasci a cui lo studio Maxis ci aveva abituato nell’ultimo biennio: nel 2021 e nel 2022 sono venute alla luce rispettivamente Vita in Campagna e Vita da Liceali, vale a dire solamente un grande pack per annata.
A un’attività così prolifica sarà però corrisposta un’altrettanto robusta tenuta del profilo qualitativo? In altre parole, questi tre pacchetti hanno saputo apportare un numero sufficiente di funzionalità e contenuti inediti, con degli esaustivi livelli di approfondimento? A fare da ago della bilancia nella determinazione della risposta definitiva è senz’altro The Sims 4 In Affitto, il più recente fra gli ultimi arrivi ed oggetto di questa recensione. Cresciamo Insieme e Vita nel Ranch – a nostro parere – sono infatti meritevoli di giudizi diametralmente opposti, con il primo che si integra ottimamente nella quotidianità dei nostri personaggi ed il secondo che invece ci ha lasciato con un pugno di mosche.
In questa recensione cercheremo dunque di stabilire se In Affitto è un buon supplemento di The Sims 4 e se il titolo di Expansion Pack, col relativo prezzo di 39,99 €, gli si addice davvero.
Recensione di The Sims 4 In Affitto: nuove parti del Crea un Sim
La nostra rassegna ha inizio lì dove originano tutte le nuove partite: la modalità Crea un Sim. I persistenti richiami alla cultura e all’immaginario del sud-est asiatico – che incarnano la cifra stilistica di quest’espansione – si propagano a tutto il materiale proprio di In Affitto, e il guardaroba non è da meno: dominano infatti capi con colorazioni vivaci o pastello nonché smanicati o al più poco aderenti, quindi perfetti per le alte temperature che caratterizzano quella regione tropicale del pianeta. Ampliare l’assortimento degli indumenti leggeri è inoltre una scelta alquanto conveniente, soprattutto considerando che i completi per il caldo e freddo rimpiazzano spesso gli abiti quotidiani da quando è uscito Stagioni.
L’aspetto più piacevole è tuttavia da ricercare nelle scelte di moda specifiche; le quali accostano vestimenti tradizionali ad espressioni contemporanee, piuttosto che appiattirsi su uno stereotipo. Questo fa sì che avremo probabilmente occasione di far indossare ai nostri Sims alcune delle giacche, bluse, pantaloni o pettinature qui figuranti, identitarie e di largo impiego allo stesso tempo.
Che bello poi poter applaudire l’inserimento di quattro veri nuovi tratti della personalità, incentrati sull’attitudine dei Sims nei confronti degli altri invece che essere ridotti a semplici collezioni di bonus per determinate attività o abilità. Generoso, Imbarazzante, Ficcanaso e Saggio hanno ciascuno la loro buona dose di interazioni sociali e stati umorali conseguenti, pertanto sono destinati ad essere dei futuri classici per la definizione del carattere dei nostri beniamini virtuali. Dal conteggio abbiamo escluso Figlio del villaggio, l’unica eccezione poco incisiva.
Recensione di The Sims 4 In Affitto: nuovi oggetti
L’immediata apparenza potrebbe indurci a credere che tra le componenti inedite del catalogo compra non vi sia tanto colore quanto quello visto nel Crea un Sim. In effetti, nei mobili, la palette principale si limita generalmente alle tipiche tonalità del legno, le cui texture presentano un grado di definizione visibilmente inferiore rispetto a quelle che contraddistinguono la raccolta di Vita nel Ranch. A questa però si sovrappongono spesso delle bordature o finimenti di varia natura, che è ciò conferisce un carattere distintivo agli articoli d’arredo. In ogni caso non mancano varianti cromatiche nette e luminose, specie nelle decorazioni.
In termini quantitativi, questa collezione produce due valutazioni contrapposte. Da un lato si riconosce una buona ripartizione degli oggetti sulla base della loro funzionalità, tale che ogni stanza della casa vede rifornita la sua gamma di opzioni: sono compresi set cucina, set bagno, una composizione per soggiorni, una per la camera da letto e pure un’ampia quota di elementi architettonici fra cui finestre, porte, motivi per muri e recinti. Di contro l’ammontare complessivo non è in fondo tanto abbondante, tenuto conto che per svariati elementi esistono dei duplicati che differiscono solo relativamente alle dimensioni o poco altro.
Nuove interazioni
Fra gli oggetti che si associano a nuove interazioni spiccano i giochi per bambini (che non sono mai troppi) e, in particolar modo, i nuovi elettrodomestici da cucina. Bollitore e pentola a pressione funzionano in osservanza di una conveniente formula salva-tempo che ci consente – sulla falsariga della planetaria di Frenesie ai Fornelli Stuff – di azionare il macchinario per poi disbrigare altre faccende nell’attesa che il pasto sia pronto.
Assenza scarsamente tollerabile quella degli ascensori, invece. Quale opportunità tematica migliore per inserirli potrebbe mai esistere se non un pacchetto improntato sui complessi residenziali; per giunta dopo il precedente approssimativo di Vita in Città, privo di qualsivoglia animazione? A questo punto sembra proprio difficile immaginare una loro eventuale introduzione in questo capitolo.
Recensione di The Sims 4 In Affitto: nuovo scenario “Tomarang”
Reduce dalle torride campagne del Far West Americano in quel di Chestnut Ridge, la squadra di sviluppo ha fatto fare un giro al mappamondo con destinazione il sud-est asiatico. Questo procedimento creativo ha dato forma a Tomarang, uno scenario che – a dispetto del vistoso impiego di materiale scenografico riciclato (escluse alcune nuove piante) – riesce a riprodurre le atmosfere vivide e genuine della Tailandia (e paesi vicini) con maggior puntualità e precisione di quanto non facciano altri come San Sequoia (che della California ricorda poco o nulla).
Certo, la penuria di veicoli (e quindi del traffico assordante) costituisce quanto di più irrealistico si possa notare della cittadina. Ma ormai sappiamo bene che inscenare delle realtà densamente popolate è fuori dalla portata di questo gioco; e a dimostrarlo sono, ancora una volta, gli innumerevoli caseggiati decorativi e ammennicoli vari. Del resto li abbiamo ormai rassegnatamente accettati.
Tolti questi ingombri, vi sono degli ottimi margini di movimento che sono garantiti da larghi confini e un vasto territorio calpestabile. Citiamo in particolare la baia sulle sponde del distretto Koh Sahpa, probabilmente lo specchio d’acqua balneabile più esteso dopo il mare di Sulani.
Il trionfo dei rabbit hole
Non abbiamo ancora discusso del problema centrale, però. Due soli quartieri e le esigue dimensioni dei lotti fanno di Tomarang uno degli scenari più piccoli mai inclusi in un Expansion Pack, oltre a mettere in discussione la necessità di riceverne uno ad ogni giro di giostra. Era davvero imprescindibile avere una nuova ambientazione, anziché risparmiare delle risorse preziose da riallocare in favore di un gameplay più corposo? In fondo stiamo parlando di un pacchetto focalizzato sulle residenze in locazione, che essendo collocabili ovunque, rinnovano l’interesse persino per luoghi stagionati come Oasis Springs o Newcrest.
L’idea acquista ancor più credito se pensiamo ai supposti “punti di interesse” che dovrebbero contribuire al fascino di Tomarang: una manciata di rabbit hole (edifici inaccessibili) che pretendono tuttora di divertire il giocatore a colpi di finestre di dialogo e notifiche testuali. Dovremmo sul serio prestare attenzione alla leggenda delle tigri che racconta la fondazione della città, se poi il rifugio che le ospita ci lascia fuori dalla porta? Per non parlare della grotta a largo della baia, il tempio, il mercato del pesce o il giardino botanico (un parchetto come ne abbiamo visti tanti).
L’unica tappa significativa è il Mercato Notturno, senza dubbio il cuore della convivialità di Tomarang. Pur essendo uno spazio pubblico e non un lotto dedicato, il ritrovo accentra sempre un numero soddisfacente di Sims intenti ad assaggiare i manicaretti che esso ha da offrire. I chioschi non risalteranno per la loro quantità, ma ognuno di essi vende una selezione esclusiva di pietanze tipiche o oggettistica da collezione. Inoltre, il fatto che ad occuparsene ci siano sempre abitanti autoctoni rende la zona perfetta al fine di apprendere i miti e le storie locali.
Recensione di The Sims 4 In Affitto: dinamica di gioco
Considerazioni generali
Conoscete i travagliati retroscena dietro allo sviluppo di The Sims 4? In principio il quarto capitolo era stato concepito e prodotto come un progetto strettamente multi-giocatore online; ma il sonoro smacco dell’operazione SimCity 5 (anch’esso online) spinse Electronic Arts a correre ai ripari e a diramare un contrordine agli sviluppatori, i quali si sarebbero impegnati a rimaneggiare drasticamente quanto realizzato fino a quel momento per riportarlo alla condizione di titolo single-player, come siamo abituati a immaginarlo da sempre. Con un solo anno e mezzo di distanza fra quegli eventi e il suo rilascio definitivo, potete immaginare che il simulatore non abbia potuto fare a meno di conservare la sua struttura originaria, predisposta al gioco in compagnia con tutte le limitazioni che ne derivano.
A cosa serve questa premessa? Beh, una delle pesanti eredità tecniche inflitte a The Sims 4 è la tendenza all’isolamento degli ambienti, caratteristica che in una sessione collettiva online avrebbe favorito la sostenibilità della partita. Il gioco è difatti irrimediabilmente impossibilitato a tenere attivi più lotti o unità familiari allo stesso tempo. Ne consegue che per transitare da un luogo all’altro, si deve andare necessariamente andare incontro ad una schermata di caricamento. Questa è in sostanza la ragione che spiega le dinamiche interne (potremo dire logistiche) alle nuovissime abitazioni multi-familiari.
Caricamenti fra appartamenti
La meccanica di gioco di In Affitto impernia sulle residenze in locazione, una nuova tipologia di lotto che ci consente di suddividere una dimora in più unità abitative ospitanti ciascuna una famiglia differente. Che si tratti di villette a schiera, vicinati o appartamenti, dei tempi di caricamento ci accompagneranno sempre nel viaggio da una proprietà all’altra, sospendendo ogni volta la simulazione per qualche decina di secondi.
Naturalmente la ruvidezza di una simile esperienza recherebbe fastidio a chiunque, specialmente se la si compara al funzionamento di un’espansione analoga come The Sims 2 Live With Friends, dove gli appartamenti dei vicini venivano caricati progressivamente e senza discontinuità al nostro bussare. D’altro canto, in considerazione di quel che abbiamo scritto poco fa, si potrebbe dire che ciò è riconducibile più alle carenze del motore base di gioco che ai demeriti di questo Expansion Pack. Per questo ci limiteremo a sospirare, prenderne atto e non considerare i caricamenti come peggiorativi della nostra valutazione finale.
Vita condominiale
In un complesso residenziale dove sussistono delle barriere fisiche fra un nucleo abitativo e quello di fronte, a fare la differenza dovrebbe essere il comportamento autonomo dei Sims che vivono intorno a noi. Ancora troppo spesso i personaggi non giocanti (PNG) di The Sims 4 sono relegati a ruoli di comparsa, intenti a vagare per gli angoli degli scenari senza un preciso fine o delle particolari inclinazioni. Proprio il tema di In Affitto poneva gli estremi per riformare in profondità l’intelligenza artificiale che li governa, profilando così un’esperienza di vita condominiale convincente e verosimile. I produttori hanno sì provveduto a tale accortezza, ma solo in minima parte e – come vedremo – certamente non in forma organica.
Una volta traslocati in una residenza in locazione, avremo presto modo di osservare le azioni dei nostri vicini. Quando non risultano presenti nei loro appartamenti, essi sono soliti frequentare le aree condivise dell’edificio in cerca di determinati oggetti che abbiamo eventualmente collocato. Li noteremo ad esempio prendere cibo dal frigorifero, utilizzare gli attrezzi ginnici, arrostire al barbecue, nuotare in piscina, prepararsi il caffè, fare giardinaggio, lavare il bucato o chiacchierare fra di loro. Sembrano inoltre consci del ciclo giorno/notte, al punto da rientrare in casa loro quando si fa buio.
Un’autonomia claudicante
Per un giocatore occupato perlopiù con i propri Sims, le sole interazioni sopracitate possono restituire un’impressione di autentico fermento e vivacità all’interno della residenza. Uno sguardo più attento però si accorge rapidamente che la loro casualità, specificità e breve durata rivelano l’assenza di pianificazione, di condotte routinarie che avrebbero donato spessore all’identità e all’esistenza dei PNG. I vicini non paiono affatto agire secondo schemi ricorrenti o abitudini modellate sulla loro personalità e passioni, come le circostanze avrebbero richiesto. E quando non è la logica ad animarli, diventa facile sfociare in atteggiamenti fuori luogo.
Degli esempi? Non lasciano mai il lotto per recarsi al lavoro (nonostante ne abbiano uno); ignorano completamente tutte le attività estranee a quelle sopramenzionate; si rifocillano più volte senza ripulire o si tuffano in piscina a discapito del freddo. Per di più, continuano a non assumere la parte dei padroni di casa quando facciamo loro visita, non rispettando gli orari dei pasti, restando svegli la notte e tollerando la nostra imperitura permanenza senza mai cacciarci via. Li vedremo al più guardare la televisione, mangiare qualcosa prelevato direttamente dal frigo o pochissime altre alternative.
In ultimo, sfugge alla nostra comprensione il motivo per cui le residenze in locazione non hanno ereditato le meccaniche sociali degli appartamenti di Vita in Città. Non vi è infatti alcuna possibilità che i vicini si presentino alla porta per autoinvitarsi, farci qualche richiesta o anche solo esprimere delle lamentele per il troppo rumore da noi provocato. Viceversa, nessun suono molesto sul quale indagare proverrà dalle unità abitative altrui. È pur vero che l’aggiunta degli spazi condivisi e delle norme comportamentali possono ricordare queste vecchie funzioni, ma le situazioni rappresentate erano nettamente differenti.
Le residenze in locazione
Se da una parte i giocatori convenzionali avrebbero parecchie perplessità da appuntare, dall’altra i costruttori possono dirsi pienamente soddisfatti delle novità. Questo perché lo strumento di costruzione di residenze in locazione è un’impeccabile sintesi fra intuitività e versatilità, capace di far filare il processo quasi liscio come l’olio (bug permettendo). Esso fa sfoggio di una sapiente integrazione col sistema a blocchi della Modalità Costruisci, facendo sì che basti premere su una stanza per stabilire se appartiene ad uno spazio condiviso del lotto o ad un’unità abitativa (e quale). In più l’uso di accesi colori, per delimitare il perimetro di un’unità, comunica efficacemente lo stato dei lavori in corso.
Con pochi clic, dunque, siamo in grado di definire un appartamento assegnandogli tutte le aree che desideriamo. E dopo aver strutturato la residenza a nostro piacimento, abbiamo la facoltà di impostare tratti e sfide differenti per ogni singola unità. Come abbiamo scritto però, dietro a tale semplicità si cela un enorme potenziale: l’unione fra la facile conversione di una casa tradizionale in una residenza; la possibilità di creare unità abitative non contigue e il trucco che supera il limite di sei unità per lotto aprono a infinite combinazioni architettoniche e spunti narrativi. Una camera di casa propria da destinare all’affitto? Un campo caravan? Dei condomini di lusso? Dei sobborghi a schiera? Sono tutte applicazioni realizzabili.
L’unico suggerimento in questa recensione di The Sims 4 In Affitto è di controllare bene le zone assegnate, poiché talvolta capita che una stanza si divida in più blocchi e alcuni di essi rimangano senza assegnazione. Una verifica più accurata vi risparmierà la scoperta di eventuali dimenticanze quando ormai sarete in Modalità Vivi.
Contratti di locazione
Sono due le caratteristiche primarie che attribuiscono ai nuovi appartamenti maggiore rotondità rispetto alla proposta di Vita in Città. La prima, già trattata, è la capacità di edificare un complesso multifamiliare dove e come si vuole. La seconda è la duplice libertà di approccio all’avventura condominiale: da comuni inquilini o in quanto veri e propri possessori dell’immobile. Se lo spirito imprenditoriale è nelle corde dei nostri Sims, allora saremo felici di mettere a punto il desiderio di acquisire molteplici residenze in locazione, sia ad uso personale che a scopo di rendita da affitto.
L’invito per una famiglia ad occupare un’unità abitativa si completa mediante una speciale procedura guidata, fissante tre condizioni d’affitto quali prezzo, durata del contratto e norme comportamentali. Quest’accordo di locazione – così lo chiama il gioco – si configura come un rapporto di mutua tutela delle parti, grazie ad un’idea equilibrata e realistica degli sviluppatori. Esso impone infatti degli obblighi agli affittuari limitando al contempo il potere del proprietario, sanzionandolo se sfratta gli ospiti senza giustificazione o ponendo un tetto massimo alla retta che può richiedere. Adeguato è stato anche l’accorgimento di inserire, come aspiranti inquilini, un bacino di unità familiari create ad hoc per l’occasione: senz’ombra di dubbio appaiono meglio definite dei Sims generati a caso, tanto esteticamente quanto caratterialmente.
Regole di comportamento
Personalizzare l’insieme delle regole per singola unità abitativa sarebbe in teoria l’aspetto più stimolante di questa porzione di gameplay, in grado di comporre delle soluzioni a misura dell’appartamento e del nucleo familiare. Un peccato che, alla prova dei fatti, la loro applicazione susciti delle forti incertezze. Innanzitutto un paio di regole non ha molto senso di esistere. Per quale ragione dovremmo mettere un limite al numero di inquilini se in realtà siamo noi stessi a selezionare la famiglia che risiederà nell’unità? E poi, a che serve il divieto di eventi sociali se non c’è rischio che i vicini decidano di organizzarli? L’unica maniera di farle infrangere sarebbe dunque quella di forzare una contraddizione, mentre ci si aspetterebbe che le norme presumano un rischio di essere violate autonomamente dagli inquilini.
In effetti per il resto delle regole ciò è possibile, ma per rendersene conto serve essere presenti nell’unità ospitante al momento dei fatti. In casi come questi, una scelta a favore del divertimento sarebbe stata dapprima disseminare degli indizi che avrebbero infine permesso di cogliere l’affittuario in flagrante. Pensiamo per esempio a degli schiamazzi o viavai anomali, nel caso di forti rumori o di una festa proibita.
Gestire un immobile
Accertata ad ogni modo la colpevolezza dell’inquilino, sarà nostra responsabilità comminargli una multa di qualche centinaio di simoleon. Assicurarsi che tutti mantengano una condotta appropriata è infatti uno dei modi di incrementare la valutazione delle varie unità abitative, nell’obiettivo di farne degli alloggi prestigiosi e redditizi. La crescita della nostra attività immobiliare si lega per l’appunto ad un (non originale ma ben collaudato) sistema di classificazione, questa volta rivolto agli appartamenti di nostra proprietà. Con voti che vanno da una a cinque stelle, esso tiene traccia della loro qualità e (quindi) della ricchezza, in virtù di quattro parametri quali dimensioni, oggetti, ambiente e manutenzione.
Manutenzione ed emergenze delle unità abitative
Tale meccanismo identifica il suo punto di forza in un bilanciato elemento di tolleranza, grazie al quale non è richiesto massimizzare il livello di tutti i criteri di giudizio per ottenere la valutazione più alta. Anche un appartamento piccolo e con pochi oggetti può dunque sognare in grande, e ciò è reso possibile soprattutto dal fattore Manutenzione: trattasi della prontezza e dell’abilità del nostro Sim proprietario nel rispondere a tutte le emergenze che si verificano nel lotto. Questi eventi spaziano fra innumerevoli tipologie: troviamo ad esempio guasti elettrici, malfunzionamento dello scaldabagno, infestazione di insetti, accumulo di muffa, incursione di fantasmi, avvizzimento del giardino e altro ancora. La considerevole varietà dei problemi che possono sopraggiungere, unita alla doppia alternativa che possiamo adottare per eliminarli (da soli o assumendo un collaboratore), delineano la principale occupazione dei nostri padroni di casa e rendono più duraturi i contenuti di quest’espansione.
In definitiva, arricchirsi attraverso le rendite immobiliari è un solido impegno che non trascura neanche la relazione fra proprietario e inquilini, completa di interazioni sociali consone al contesto condominiale (come contrattare sulle regole o sull’affitto). Qui non c’è molto da eccepire; al netto della traballante autonomia dei PNG che, ancora una volta, inquina una componente di gioco altrimenti inappuntabile. Ciò è riscontrabile anche nell’organizzazione dei due nuovi eventi sociali, ovvero le feste in piscina e i banchetti comunitari.
Ficcanasare gli altri
Quel che avanza nella recensione di The Sims 4 In Affitto, terminato il focus sulle residenze in locazione, è una caratteristica tutto sommato di modesta entità. I Sims, in particolare chi possiede il tratto Ficcanaso, possono ora appagare la loro sete di pettegolezzo facendosi gli affari degli altri per scoprire fatti sensibili che li riguardano. Lanciarsi in quest’operazione significa procedere in tre maniere alternative: spiando i Sims, origliando alla porta della loro abitazione o irrompendo in casa per curiosare fra le loro cose. Un concetto allettante che nella sua attuazione lascia però molto a desiderare.
Tutte e tre le opzioni di cui sopra condividono una cura superficiale che tralascia degli ovvi risvolti situazionali. Un Sim che spia può eseguire con successo l’interazione nonostante sia completamente esposto ad occhi indiscreti, oppure venire a conoscenza di un’informazione tenendo l’orecchio ad un appartamento vuoto. Solo l’intrusione in una casa è messa in pratica in forma più articolata, producendosi come un evento a scadenza all’interno del quale dovremo riuscire a forzare l’ingresso dell’abitazione – con una forma fisica sufficiente – ed interagire col mobilio in cerca di notizie scottanti prima di venire scoperti. Anche in questo frangente però, le conseguenze di un fallimento si riducono ad un semplice rimprovero ed un relativo stato umorale. In generale poi la scoperta di un segreto tende ad avvenire con estrema facilità, dopo solo uno/due tentativi o talvolta persino per puro caso.
Segreti dei Sims
Il segreto che emerge è evidentemente generato in modo arbitrario da un insieme di opzioni comunque numerose. Come potremo leggere dal profilo del Sim in questione, questi segreti consistono solitamente in degli spassosi riferimenti ad aspetti del gioco (come la gag dell’anello con l’occhio), bug storici (come i piatti lavati nel lavandino sbagliato) o la saga di per sé (come la scaletta della piscina che scompare). Non si parla dunque di confessioni davvero scomode, ma solo di easter eggs apprezzabili più per il loro valore aneddotico che per quello funzionale. A dimostrarlo è anche il fatto che non v’è alcuna corrispondenza tra la natura del segreto e l’effettiva condotta del personaggio.
Dal punto di vista della giocabilità, è quella successiva la fase più divertente: una volta appreso un segreto, è a nostra discrezione scegliere cosa farne. Possiamo accontentarci di conoscere il dettaglio riservato oppure farlo presente al Sim che lo nasconde, decidendo in seguito se promettergli di tenerlo per noi o se ricattarlo per denaro con la minaccia di svelare tutto in giro. È anche possibile che il personaggio stesso ci consegni dei soldi di sua spontanea volontà per dissuaderci dal diffonderlo e risolvere così la questione.
Bug a non finire
Sino a questo momento della recensione abbiamo analizzato i contenuti di The Sims 4 In Affitto sotto il profilo della dinamica di gioco. Com’è purtroppo rituale da qualche anno a questa parte, tuttavia, la versione di lancio dell’espansione subisce anche l’influenza di una moltitudine di bug. Attualmente è probabile che questi problemi inficino con l’andamento delle vostre partite, causando fastidi più o meno compromettenti (niente di grave a questo giro). Sebbene in passato vi siano stati Expansion Pack più disastrati da questo punto di vista, non è comunque accettabile che gli imprevisti tecnici ammontino a grandi quantità e riguardino parti preminenti del gioco.
Qui elencati trovate alcuni fra i bug che abbiamo rilevato o che risultano noti alla community di supporto.
- Difficoltà nel completamento degli eventi di emergenza/manutenzione, inclusa la mancata comparsa del problema stesso quando ci rechiamo nell’unità abitativa che ne è interessata.
- Affitto massimo impostabile troppo basso, nonostante l’ottima valutazione dell’unità abitativa. Se si è inquilini, si possono avere difficoltà a pagarlo.
- Interagire con gli inquilini a proposito dell’affitto può dare avvio a degli eventi di beneficienza eccessivamente lunghi.
- Quando si sfratta un’unità familiare si subiscono sempre delle conseguenze (inclusa la sanzione), anche se il provvedimento è giustificato.
- A volte capita che non sopraggiunga mai il periodo di grazia, anche a contratto di locazione scaduto.
- Talvolta risultano dei problemi con il pannello Attività possedute.
Nell’auspicio che la maggioranza di queste problematiche venga risolta attraverso un futuro aggiornamento, sottrarremo nel frattempo un punto alla voce “Gameplay” della nostra valutazione finale.